di Monica De Santis
Si chiama Luca Scalzullo, è nato a Salerno, dove vive tuttora insieme alla sua famiglia, ed è docente di tecnologia all’Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini di Salerno, ieri mattina, nella splendida cornice dell’aula Giulio Cesare in Campidoglio a Roma ha ricevuto il premio come docente innovatore nell’ambito della 10ª edizione del ‘Global junior challenge’, il concorso internazionale che seleziona i progetti più innovativi che usano le nuove tecnologie per l’educazione e la formazione dei giovani, realizzata con il patrocinio di Roma Capitale. L’iniziativa, organizzata ogni due anni dalla Fondazione Mondo Digitale e dedicata al linguista Tullio De Mauro, nel 2021 si è concentrata sulla valorizzazione di esperienze che hanno saputo puntare sull’uso inclusivo delle nuove tecnologie per un’istruzione di qualità per tutti in emergenza, l’obiettivo 4 dell’Agenda 2030 declinato nella situazione di pandemia da Covid-19. Ed è così che il premio speciale Tullio De Mauro, istituito per proseguire l’impegno civile del maestro e valorizzare il ruolo di docenti e dirigenti innovatori, è stato assegnato a Luca Scalzullo, docente di tecnologia all’IC Rita Levi Montalcini di Salerno e a Salvatore Lentini, dirigente scolastico dell’IC Daniele Spada di Sovere (Bergamo). Ha consegnato i premi messi in palio dal Centro Studi Erickson, partner dell’iniziativa, Silvana Ferreri De Mauro. “Creatività, spirito critico, socialità, empatia: lo studente e al centro di un processo olistico di apprendimento in cui conoscenza e consapevolezza, di se e degli altri, concorrono in egual misura alla crescita personale, collettiva e di comunità. Attraverso tutorial fruibili da Smartphone, un sito web con appunti elezioni, un canale telegram con racconti di scienza e riunioni meet per studiare o assistere insieme all’atterraggio del Rover Perseverance su Marte, il docente ha saputo rispondere con resilienza, prontezza e reattività ad una delle sfide più importanti della scuola in emergenza: garantire, seppur a distanza, una continuità didattica e relazionale con alunni e genitori, senza lasciare nessuno indietro”. Questa la motivazione scritta dalla giuria del Premio, che spiega il perchè il riconoscimento sia andato proprio al docente salernitano… “Il premio rientra all’interno della Fondazione Mondo Digitale – racconta il professor Scalzullo – che è molto importante, ed è stata voluta dall’ex ministro De Mauro che l’ha diretta per tanti anni. Ed è una fondazione che si è sempre occupata di scuola, perchè De Mauro, che era un linguista aveva già intuito 15 anni fa, che il digitale e la tecnologia doveva entrare nella scuola e svilupparsi. La fondazione raccoglie finanziamenti in tutt’Europa da spendere proprio nelle scuole, oltre ad organizzare questo premio che è destinato principalmente ai progetti per varie fasce d’età, e noi eravamo candidati anche con un progetto, ma non abbiamo vinto, e poi ci sono le candidature al docente e al dirigente scolastico innovatore. E questo è il premio assegnato a me”. Il docente di tecnologia, dunque riceve il premio per essersi distinto, durante la pandemia, per il lavoro svolto con i suoi alunni… “Ci si chiedeva come e n che maniera si era stati resilienti in questo periodo, come abbiamo tenuta viva l’attenzione dei ragazzi e che cosa abbiamo fatto per loro. E quindi è venuto fuori il fatto che ho creato un sito web nel quale pubblicavo tutte le lezioni e gli appunti. E poi avevo creato un canale Telegram, che ancora uso ogni tanto, nel quale racconto la vita dei grandi scienziati in maniera seria o semi seria. Che però durante la pandemia sono serviti tanto, perchè tenevano compagnia a questi ragazzi, poi abbiamo iniziato a fare le video lezioni e ci siamo ritrovati a stare collegati quasi h24. C’era ad esempio l’alunno che ti diceva che c’era il Rover Perseverance su Marte e se volevamo vederlo tutti insieme. E alla fine mi sono ritrovato collegato con gli studenti, con i genitori, con i nonni e continuavo a fare lezione. Le mie giornate iniziavano, ad esempio, alle 8 del mattino con la Cad” Con la Dad? “No, con la Cad, la colazione a distanza, per 15 minuti facevano tutti insieme colazione e poi iniziavamo le lezioni. Tutto questo nasce dall’osservazione di uno studente che ho a casa, ovvero mio figlio. Vedevo quotidianamente la drammaticita del vivere una reiterazione delle giornate identiche”. Ed ora che si è tornati in presenza? “E’ lo stesso, se i ragazzi hanno deciso di farti una domanda che non c’entra con la tecnologia, a quell’età non gli si può dire, no facciamo lezione, bisogna invece rispondere e stimolarli”. Uun docente capace tra un chiacchierata sui videogame ed un commento ad un film, di riuscire a tenere viva l’attenzione dei suoi studenti, ma soprattutto a stimolarli tanto che alcuni di loro, anzi molti di loro, sono riusciti ad imparare a programmare, a costruire un robot e tante altre cose… “Tutto questo lavoro ho scoperto di poterlo replicare, perchè lo scorso anno, non insegnavo a Salerno ma a Nocera Inferiore all’Istituto Comprensivo “Angelo e Francesco Solimena” diretto dalla professoressa Anna Cristiana Pentone. Poi da settembre sono arrivato al Rita Levi Montalcini, dove ho trovato un’altra dirigente scolastica, Ida Lenza, che mi ha capito e mi ha lasciato libero di svolgere le lezioni con i miei studenti a modo mio, anche se di rimando non avevo le stesse strumentazioni che mi ero costruito nella scuola di Nocera, però con calma riuscirò a replicare il tutto. Inoltre con la vittoria di questo riconoscimento, arriveranno dei fondi alla nostra scuola che ci permetteranno di acquistare, dal prossimo anno, strumentazione che ci aiuterà a spingere per la creazione della didattica che vogliamo noi docenti e gli studenti”.